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Al Salone Internazionale del Libro

Il Salone Internazionale del Libro di Torino è finito da alcuni giorni, e ho scelto di raccontarvi la mia esperienza, che di sicuro avrà tantissimo in comune con quella di molti altri.

Poterci andare come Staff Stampa ha sicuramente reso la mia esperienza non soltanto più agevole ma anche più speciale. Questo blog è ormai diventato un’estensione della mia persona, e avere un riconoscimento, seppur minimo, grazie ad esso, rappresenta un motivo d’orgoglio.

Sapevo ovviamente che quella full immersion tra i libri avrebbe dilapidato ogni mio avere, e così è stato, almeno in parte. Alcuni titoli erano per me dei must, non avrei potuto rinunciarvi. Altri hanno dovuto essere messi da parte, per la totale mancanza di sconti. Ed eccoci infatti ad un punto dolente di questo Salone: fra i vari editori, pochissimi hanno “facilitato gli acquisti” apponendo sconti tra il 15 e il 20%; i più hanno preferito mantenere il prezzo di copertina invariato. Pur riconoscendo le alte spese che ciascun editore deve sopportare per poter far parte del Salone, credo che la lettura vada comunque incentivata in posti come questo.

Un merito particolare va a Neri Pozza, che oltre a presentare un catalogo eccellente e uno staff davvero competente, ha anche diversificato la vendita con promozioni vantaggiose.

Questi sono i miei acquisti! Li conoscete?

Un resoconto più dettagliato va all’incontro – uno dei pochi cui ho potuto partecipare – dedicato allo Scrittore americano più grande: Philip Roth vs David Forster Wallace, di cui vi parlerò nel prossimo post.

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2 risposte a "Al Salone Internazionale del Libro"

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